Il bestiario di Dante nel Duomo di Modena e nell’Abbazia di Nonantola
Venerdì 25 marzo (Dantedì) ore 17.30
Il bestiario di Dante nel Duomo di Modena e nell’Abbazia di Nonantola
Relatore: Giovanna Caselgrandi
Osservando le sculture che ornano il Duomo di Modena e l’Abbazia di Nonantola, così come in molte altre chiese romaniche e gotiche, appare immediatamente evidente la straordinaria quantità di animali raffigurati: felini, uccelli, pesci, draghi, basilischi, manticore, sirene ed altri ibridi fantastici.
Come si spiega la loro presenza sugli edifici religiosi? Per capirlo sono di aiuto le fonti antiche come i bestiari, testi grandemente diffusi durante il Medioevo, in cui ogni animale, reale o fantastico, viene presentato fornendone non solo una descrizione “oggettiva” ma anche un’interpretazione allegorico-morale. Si evidenziano così i comportamenti virtuosi da seguire e quelli negativi da evitare.
In occasione del Dantedì, giornata dedicata a Dante Alighieri, la storica dell’arte Giovanna Caselgrandi si soffermerà in particolare sull’analisi dei tralci abitati dei portali che rimandano alla Selva in cui è facile perdersi e fare brutti incontri, proprio come racconta il sommo poeta nella sua Commedia.
In collaborazione con Istituto Filosofico Studi Tomistici e Museo Benedettino e Diocesano di Nonantola.
Modalità: diretta sulle pagina Facebook dei Musei del Duomo e dell’Istituto Filosofico Studi Tomistici